CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
volò via. - E ora come faremo? Bisognava dire Fata Splendore! - Torniamo dal Mago; ci consiglierà. E rifecero la strada. - Ah, mago Barba-d-oro! Mi
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
rispondeva con un lieve gorgheggio, quasi volesse dire: - Tanto! Tanto! - Pettirosso, dovresti venire a posarti su questo dito; ti darei un po' di zucchero
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
venne a dire: - Li ho trovati. Sono diventati due signori; hanno palazzo, giardini, terre, ma ... pretendono troppo. - Che cosa pretendono? - Che Sua
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
indursi a metterlo in atto: le sembrava di avvilire il bambino, menandolo attorno per dare spettacolo della sua disgrazia. Aveva sentito dire che, a
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
: smettiamo! - Eppure abbiamo guadagnato tanti soldi - entrò a dire la figliola. - I soldi per noi, le monetine, se è vero, per gli altri. - Sta' zitta
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
ladri, se rubano, vuol dire che non ne hanno. - Allora ... Provate e vedrete. Intanto lasciatemi cucire. E cucendo cantava: - Gugliata, gugliatina
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
mangiare, da bere, da dormire e un bel mazzo di fiori ogni mattina. La cèchina si lasciava vestire, lavare, pettinare dalla vecchia senza dire neppure
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
estate e attenderemo il frutto d'inverno. Ma forse nascerà qualche erbaccia maligna. - Non dire così, marito mio! Questa è la nostra fortuna. E, al
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sentito dire più volte: - Il tale, la tale hanno incontrato la Fortuna - e si era immaginata che la fortuna corresse attorno pel mondo. Poteva
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! Scapparono fuori della grotta. - Che cosa è stato, compari? - Niente. Sognavamo che ci bastonassero. - Sognavate certamente. Potevano dire la verità? Intanto
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
su le labbra del Re, ma disparve subito. - Me lo dài quel bastone lustro che porti al fianco? Intendeva di dire la spada. Saltacavalla non aveva mai